Creare molti saloni nautici specialistici per specializzare Genova e la Liguria nella nautica e nella marineria, costruendo un percorso regionale che porti un flusso costante di visitatori
10, 100, 1000 Vietnam era un famoso slogan degli anni settanta… Lo riprendo solo per assonanza e per dire cosa dovremmo fare a Genova tra le 1000 altre cose.
Ho già spesso detto che dovremmo decidere quale turismo scegliere, Nel post “Prodotto Turismo Liguria”, mi concentro molto sul tema, e concludo dicendo “….il prodotto turismo liguria, deve alzare il livello dei servizi offerti, della qualità offerta facendola diventare qualità percepita dai turisti. […] generare e creare maggiore valore per chi viene in Liguria anche solo per un giorno.”
Quindi alzare il livello qualitativo delle strutture, delle attività commerciali, più servizi in città… Ma serve poi un elemento importante: la riconoscibilità, l’essere peculiari, essere diversi da altri.
Genova e la Liguria hanno molte specificità che possono essere usate per differenziarsi dai competitor sul mercato mondiale.
Una di queste è la tradizione nella marineria e nella nautica, il Salone Nautico è un esempio. Se potessi e questo articolo vuole stimolare i decision maker di Genova, io userei questa tradizione che risale almeno all’anno 1000 quando Genova divenne Repubblica Marinara, come elemento di differenziazione.
Anzi userei la tradizione del salone nautico per differenziarci in modo inequivocabile e allora 10, 100, 1000 saloni nautici.
“si ma se non riusciamo a farne neanche uno all’altezza!!!!” Vero… bisogna migliorare anche l’esistente, ma forse dovremmo pensare anche in modo diverso.
Genova ha da solo oltre il 50% dei posti per maxi yacht di tutta Italia, allora il salone nautico principale potrebbe diventare elemento trainante e veramente interessante se fosse concentrato su questa taglia di imbarcazioni, facendolo diventare IL Salone Nautico, come era 20 anni fa e forse anche di più. Dove Genova diventa la capitale delle grandi imbarcazioni, penso all’italianissima Perini Navi, etc. insomma quegli yacht che si comprano gli sceicchi 😉 ma non solo.
In questo salone, visto il target, oltre ai cantieri, potrebbero esporre ristoranti stellati che si affacciano sui porti, servizi limousine, ma anche tutta la cantieristica, in fondo anche un maxi yacht ha bisogno di rifare la carena, potresti immaginare corsi di cucina a bordo, scuole turistiche, produttori di vini ed eccellenze, porti e porticcioli e mille altre iniziative legate a questo tipo di nautica.
Ovviamente c’è spazio per lo stesso tipo di salone per le imbarcazioni 10 – 24 metri a motore e si potrebbe costruire un evento ad hoc, in cui inserire tutte le esperienze cantieristiche, modi di vita, tutti i motoristi, le nuove tecnologie per consumare meno e alla via così.
Buttando giù due idee senza riflettere molto , abbiamo trovato almeno 7 o 8 ipotetici saloni nautici. Ovviamente due o tre dovranno essere il vero fiore all’occhiello che faranno da richiamo agli altri, che potranno giocare un ruolo importantissimo.
Poi potremmo pensare a percorsi che leghino questi eventi alla festa della marineria di Spezia che potrebbe concentrarsi sulle tall ship e le vele storiche di Imperia, manifestazione sempre ben organizzata e di grande successo.
Insomma basta avere un po di fantasia e molta capacità di management.
E’ del tutto evidente che se facessimo 10 saloni nautici, Genova, le riviere e la Liguria tutta potrebbero beneficiare di un indotto costante creando un turismo di nicchia che è ovviamente disposto a spendere anche in hotel e ristoranti, purchè di qualità e a un giusto prezzo, dovremmo fare come a Lucca che in occasione di Lucca Comics abbassa i costi dei posteggi e degli alberghi!!!!
Inoltre si dovrebbe pensare ai “fuori salone”, con eventi organizzati in collaborazione con gli espositori, i palazzi dei rolli aperti, i musei che costruiscano un’offerta speciale per i visitatori dei saloni e alla via così…
Genova sarà in grado di fare tutto questo? Genova sarà in grado di lavorare in squadra?
Se non lo sarà, dobbiamo spingere noi affinchè cambi l’approccio, e le persone di buona volontà non si arrendano ai blocchi di potere della città, ma si muovano e si organizzino affinchè un territorio bello quanto la Liguria diventi un patrimonio mondiale e non regionale. Chi ci sta?
Ma non si vive di sola nautica e mare e la relazione con il territorio e l’entroterra a Genova e in Liguria è fondamentale, ne parlerò più avanti…
A presto