Riprendiamo il nostro racconto della storia della BMW e come abbiamo visto nel post precedente “BMW Che storia!” lo sforzo bellico della seconda guerra mondiale aveva chiesto a BMW un contributo totalizzante e i ritmi di innovazione tecnologica erano incessanti al fine di avere vantaggi strategici nel conflitto.
Alla fine la guerra venne vinta dagli alleati e come è facile immaginare per l’industria tedesca e quindi anche per BMW, si mise molto male.
La sede BMW di Monaco fu distrutta e la resa incondizionata della Germania prevedeva che fortissime restrizione all’industria tedesca con BMW che non faceva eccezione.
Semplicemente non poteva più produrre motociclette.
Stati Uniti e Unione Sovietica non si fecero comunque scappare l’occasione arruolando molti dei suoi tecnici e ingegneri a lavorare per loro in modo da sfruttare il loro Know how.
Nel 1947 gli USA concessero di nuovo a BMW di produrre ma solo moto di cilindrata inferiore a 250cc, la guerra fredda era già iniziata e ciò che rimaneva di BMW era nella parte est della Germania sotto il controllo sovietico nella città di Eisenach.
Non c’erano disegni, progetti, pianificazioni bisognava ripartire da zero… Ma lo spirito BMW c’era eccome!
Gli ingegneri raccolsero ciò che era rimasto delle moto pre-guerra, la R23 e da li partirono per un opera di reverse engigeering che portò alla produzione della R24.
La R24 era una moto scarna ed economica date le condizioni economiche, erano sparite le cromature, per via della penuria di materie prime del dopo guerra.
Non venne utilizzato il telaio con sospensioni e ammortizzatori che era stato sviluppato nel 1938, ma quello più semplice che era invece rigido al posteriore.
Il telaio era imbullonato per permettere una facile manutenzione come avveniva nella r75 del periodo bellico.
Non mancarono le novità: il cambio passò dalle 3 marce della r23 alle 4, cambiò anche la forma della testa sulla base dell’esperienza della r75 (cambiandone quindi l’anticipo).
Anche alla trasmissione furono aggiunti elementi elastici come il parastrappi per ridurre la rigidità della trasmissione!
Diverse innovazioni furono introdotte come il cambio a quattro marce e l’anticipo accensione.
Nel giro di un anno fu iniziata la produzione della R24 250cc (1948) e nell’anno successivo, siamo già nel 1949 la produzione salì vertiginosamente a 9200 unità per poi arrivare a oltre 12.000 unità prodotte.
BMW is back!
Stay tuned non perdere i prossimi post sulla storia della BMW!
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