Attrarre imprese e turismo, si ma come? La risposta è articolata ma in realtà è semplice, tra poco lo vediamo, ma prima facciamo il punto della situazione dell’aeroporto per capire bene la situazione.
Innanzi tutto con il piano presentato dall’ormai EX ministro Lupi, di febbraio 2015, l’aeroporto di Genova è stato relegato in terza fascia, cioè un aeroporto “nazionale”, il che viste le condizioni del nostro aeroporto non deve sorprendere. Durante il governo Monti, in verità Genova era stato messo tra i primi 10 aeorporti di interesse nazionale evidentemente, la geografia politica di Genova è cambiata drasticamente e riflette una debolezza della politica domestica nei confronti del governo centrale, debolezza confermata anche con l’affaire Teatro stabile.
Quindi debolezza politica regionale e debolezza dello scalo a livello commerciale.
Se guardiamo le classifiche Enac, purtroppo la classificazione dell’aeroporto di Genova come aeroporto di terza fascia ci sta tutta…
Quindi come uscirne? Quale formula usare per uscire da questo stallo e rilanciare l’aeroporto di Genova? Ci arrivo subito!
Per rispondere a questa domanda dobbiamo farci prima altre domande….
Se già riuscissimo a rispondere a queste domande, saremmo a buon punto e potremmo trovare un percorso che porti l’aeroporto di Genova a “servire” la Città e la regione Liguria.
Proviamo però a fare uno sforzo e rispondere a queste domande e immaginare un percorso di rilancio.
Prima di tutto, dobbiamo chiederci che obiettivo l’aeroporto di Genova deve avere, deve servire l’incoming, deve servire l’outgoing, deve generare traffico?
Con il low cost si genera traffico, ma quali ricadute abbiamo sul territorio? se guardiamo l’orario estivo, l’unico volo veramente incoming è il Mosca, gli altri sono voli outgoing per servire le località di destinazione, e serve al bacino Ligure per non andare in altri aeroporti quali Pisa o Bergamo.
Bene… cosa fare per avere più linee che servano a portare a Genova, turisti e investimenti? A mio avviso sarebbe necessaria un’azione collettiva delle istituzioni, enti del turismo e privati per creare un pacchetto semplice ma efficace di promozione e accoglienza.
Ecco come: si definisce una destinazione strategica, facciamo un esempio: Amsterdam, si crea un pacchetto di promozione di medio periodo nella città dei tulipani, tale pacchetto deve prevedere, un collegamento aereo diretto, una promozione in loco che permetta di prenotare direttamente dall’Olanda, Alberghi e/o sistemazioni varie, biglietti del treno/bus/etc, insomma costruire facilmente un pacchetto adatto alle esigenze dei nostri target (affari, turismo, etc.)
Inoltre sarebbe utile fornire le informazioni sul sito web, appositamente da creare o utilizzando quelli già esistenti, nella lingua del paese scelto e infine creare una relazione il più stabile possibile con le forze amministrative e produttive, al fine di attrarre turisti e investimenti!
Adesso ripetiamo questo su varie città europee (e non solo) e abbiamo creato un aeroporto che avrà sicuramente sufficienti passeggeri per avere le linee garantite.
Ovviamente la promozione non si può limitare ad una visita di due ore con il sindaco e le rappresentanze locali, deve essere una promozione di medio periodo, fatto di pubblicità sui canali importanti nella città di destinazione, sui social media, sul web, su aeroporto, fatto da persone locali sul locale.
Adesso immaginiamo e lanciamo il cuore oltre l’ostacolo, puntiamo su un nuovo continente: l’Africa! SI L’Africa! non solo il nord africa, pensiamo di far diventare Genova l’HUB italiano per l’Africa. per quale motivo l’Africa? Semplice perchè moltissimi paesi africani si stanno sviluppando e uscendo dalla povertà. Non è un caso che la Cina e le imprese cinesi stanno investendo moltissimi soldi in Africa, sia per creare accordi commerciali sulle materie prime, sia per quanto riguarda gli scambi commerciali.
Genova potrebbe porsi come la porta d’ingresso per il continente africano, sia per quanto riguarda le merci, con porto e aeroporto, sia per la possibilità di sviluppare accordi commerciali per le imprese Liguri e Italiane.
Non serve neanche dire che l’aeroporto di Genova ha bisogno di collegamenti per i passeggeri che partono e arrivano nella stazione. Su questo fronte per fortuna c’è in essere il progetto GATE, per collegare l’aeroporto con la nuova stazione di Genova Erzelli tramite cabinovia.
Ma nel frattempo in cui si sviluppano questi importanti progetti, è necessario investire, fin da ora, in cose semplici ma efficaci, innanzi tutto rafforzare la linea Volabus, con corse se possibile più frequenti, investire fortemente nel collegamento circolare tra aeroporto e stazione di sestri, con un circolare ad altissima frequenza I24 dotato però di tutti i comfort per i viaggiatori: spazio valige, biglietto a bordo e nella stazione aeroportuale, elevato standard qualitativo.
Inoltre è necessario investire su servizi semplici, orario dei treni all’aerostazione, orario degli autobus, prenotazione alberghi e biglietti bus/treno/… Insomma una semplice postazione di accoglienza turistica.
Ovviamente è necessario lavorare con Ferrovie dello stato, A.m.t., e tutti i soggetti di trasporto per analizzare i flussi e creare un’offerta adatta.
In conclusione possiamo dire che l’aeroporto di Genova, è un asset forte su cui investire e può essere rilanciato, non solo con grandi investimenti, che sono per altro necessari, ma lavorando bene dal lato dell’offerta integrata e cercando qui mercati di nicchia che magari hanno un futuro di sviluppo.
Che ne pensate?
A presto
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