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Come può l’Italia tornare a essere competitiva? Come può Genova diventare ancora attrattiva?

Diventare produttori di sogni, dell’Italian Style ed esportatori del bello e lusso nel mondo.

Diventare un grande produttore culturale conservando il passato e riproponendolo, diventando la nazione del lusso, se vogliamo dell’effimero e dell’impossibile.

Partendo dalla nostra agricoltura che deve diventare “di lusso”, il nostro cibo deve diventare la cucina più ambita del mondo, la nostra biodiversità e i nostri prodotti di eccellenza sempre più devono diventare marchi alla stregua dei nostri marchi automobilistici come Ferrari e Maserati.

Il Parmigiano Reggiano, il prosciutto crudo di Parma lo hanno già fatto, ma lo dobbiamo fare con la Prescinseua, il pesto, i panigacci, la parmigiana il ragù di Bologna, la cassoeula… insomma per tutto il nostro patrimonio agro-alimentare.

Guarda bene una moto la BMW RS 1200 e poi guarda la Ducati Diavel 1200 o l’MV Agusta Brutale: L’italia produce cose efficienti e belle, più di qualunque nazione al mondo.

L’Italia come il più grande costruttore di bellezza e lusso al mondo!! La creazione di bellezza e lusso come elemento primario nella produzione. Non dobbiamo spingere il “made in Italy”, il mondo ci deve percepire come il paese più bello dove vivere e creare e anelare di avere cose italiane.

Dobbiamo però diventare credibili, combattere la corruzione, la mafia e rilanciare l’economia.

Dobbiamo aver voglia di incarnare nel nostro profondo l’art. 4 della nostra costituzione: “…Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società “ dobbiamo aver voglia di rimettere in moto questo paese!

Cercando strade nuove e forse costose, ma che ci porteranno a vincere nel mercato mondiale, perché nessuno come noi, sa inventare e creare.

Creare lusso, bellezza e diventare nel mondo il punto di riferimento del bel modo di vivere, significa, investimenti, ingegno, innovazione, tecnologia, ambiente e molto altro.

Serve coniugare passato e futuro, turismo e produzione: per creare navi di lusso, servono maestranze nei cantieri, che lavorino al meglio; per portare turismo di livello è necessario una capacità ricettiva dei luoghi e delle persone, capacità di alto livello, nel turismo servono persone colte, che sappiano parlare le lingue, che sappiano sviluppare relazioni e quindi serve formazione continua, capacità di innovazione, servizi a valore.

Creare lusso significa creare cose non replicabili, non copiabili, puoi copiare una Ferrari? puoi copiare un vestito di Armani? Si certo, ma è come comprarsi una griffe dai ragazzi per strada: vengono copiate perchè sono riconoscibili e danno unicità!

Quindi creare lusso, bellezza come antidoto alla massificazione, per fare questo dobbiamo ripensare a noi stessi, come coloro che lo possono fare! Firenze è diventata quello che è nel rinascimento soprattutto perchè c’era ricchezza e voglia di rinascere in tutto il popolo e infatti si ricordano i monumenti ma non dimentichiamo le maestraenze e gli artigiani che all’epoca lavoravano cose meravigliose.

Anche l’innovazione non garantisce più lo sviluppo, si pensi quello che è successo in Foxconn, che passa da 110 mila impiegati a 60 mila grazie alla presenza di robot.

La creazione di qualità, il mantenimento del territorio, le nuove tecnologie per il comparto energy… non sono sostituibili da robot, anche se naturalmente dovremo farci i conti anche noi, dobbiamo capire che investire in modo organico sulle nostre risorse ambientali, culturali e umane è l’unico modo di sviluppare un rilancio dell’Italia.

Ovviamente tutto questo passa per scelte strategiche, che possono anche non piacere… ma qualcosa dobbiamo pur fare qualcosa!

 

A presto

 

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